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E’ arrivato l’arrotino

E’ arrivato l’arrotino

Un vecchina col fazzoletto in testa fece un gesto a Teodosio N., sedicente arrotino e riparatore di cucine a gas, perché si fermasse.

Il N. accostò la macchina e, con tono premuroso, disse: «mi dica signora».

La vecchina espose un problema alla sua cucina a gas. Sugli occhi di N. balenò un lampo di piacere. Già pregustava la scena vissuta mille volte. Avrebbe smontato la cucina fingendo di ripararla, dopo aver invitato la padrona di casa ad occuparsi delle sue faccende («Sa, sono cose lunghe…»), e quindi si sarebbe precipitato nella sua camera da letto, arraffando i soldi della pensione, che quasi certamente stavano nel primo cassetto del comò.

La vecchina accettò di buon grado di allontanarsi, e N. si chinò sulla cucina per iniziare la messa in scena.

Poco dopo, però, percepì una presenza ingombrante dietro di lui.

Fece per girarsi, e in quel momento una terribile mazzata si abbatté sul suo volto, nei pressi dell’occhio sinistro.

Riavutosi dalla sorpresa, fece in tempo a riconoscere Mario Martone, detto ‘O animale, persona di modesta intelligenza ma di terrificante forza fisica. Quel che N. non sapeva, è che Martone era l’unico figlio di un’altra vecchina, che il mese precedente aveva derubato di oltre cinquecento euro.

Per farla breve, N. fu sciagattato per bene, privato di tutto il contante che aveva addosso, e quindi premurosamente accompagnato dal Martone alla sua autovettura, con la raccomandazione di correre a denunciarlo. Ciò che N., per inciso, si guardò bene dal fare.