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Dolcetto o scherzetto? (lo scacchista illusionista)

Dolcetto o scherzetto? (lo scacchista illusionista)

Erano passate da poco le 18 del 31 ottobre 2023, quando un giovane allampanato, vestito completamente di nero, fece il suo ingresso nella sede dell’Accademia Scacchi Milano, presso il circolo culturale “I navigli”.
Si piazzò senza esitazioni al centro del lato della sala opposto a quello d’ingresso.
Nell’indifferenza delle decine di giocatori di ogni età impegnati in partite blitz 5+3 o 3+2, montò rapidamente un tripode, sul quale srotolò una scacchiera murale avvolgibile.
Poi, con ammirevole manualità, estrasse da una tasta dei “pezzi” e li collocò sulla scacchiera.
Per il Bianco: Re in f6, pedone in g6, Donna in c8 e Alfiere in d8.
Per il Nero: Re in g8, pedoni in a5, f7, h7, Donna in e8 e Cavallo in a8.
Mentre qualcuno dei giocatori cominciava ad accorgersi della sua presenza e lo osservava con curiosità, tirò fuori dall’altra tasca un campanello da reception di hotel, che poggiò su un tavolino libero, pestandolo poi con gesto plateale.
Non appena sentì su di lui gli occhi di tutti i presenti, con voce alta e ferma disse: «Signori, un po’ di attenzione per cortesia. Osservate questa posizione», e rivolse la mano verso la scacchiera. «Io col Bianco muovo e do matto al massimo in dodici mosse. Se non ci riesco, do duemila euro a chiunque di voi sia disposto a darmene mille nel caso ci riuscissi. Potete usare tutti i motori scacchistici che volete, sia prima di accettare la scommessa, sia per giocare le mosse col Nero. Se qualcuno accetta la scommessa, metta i soldi accanto ai miei».
Ciò detto, da una tasca interna della giacca estrasse un mucchiettino di biglietti da cinquanta euro e lo gettò con noncuranza sul tavolino, di fianco al campanello.
Dopo qualche attimo di sbigottimento, alcuni dei giovani presenti misero mano al loro smartphone e riprodussero su Stockfish la posizione proposta. Il responso del programma era: gioco completamente pari dopo 1. gxh7+ Rh8.
Una ragazza di circa vent’anni, Maestro FIDE Femminile, dopo aver sviluppato la posizione per alcune mosse senza che la prognosi di patta fosse modificata, decise di prendere la parola: «Quanto tempo abbiamo per decidere?».
«Cinque minuti da ora», fu la pronta risposta del ragazzo.
La ragazza rimise la posizione di partenza su Stockfish, lasciando che il programma ci ragionasse su, e iniziò a parlottare con tre ragazzi più giovani di lei, tutti candidati maestri.
Prima che scadessero i cinque minuti concessi, fu ancora la ragazza a prendere la parola: «Ci stiamo noi!».
«Bene», rispose il ragazzo con un largo sorriso, «i soldi sul tavolo per cortesia».
Dopo una rapida colletta tra gli sfidanti, la richiesta fu soddisfatta.
«Ecco», disse la ragazza con aria compiaciuta, «facci vedere».
Il ragazzo scrutò gli spettatori per alcuni secondi, e quando ritenne che la tensione avesse raggiunto un livello adeguato, giocò con noncuranza la prima mossa del Bianco: 1. Ac7.
Dopo essersi gustato per qualche istante lo stupore dipinto sui volti degli sfidanti, «A voi!», disse.
La ragazza capitana degli sfidanti riprodusse la mossa giocata sul suo smartphone, e sbiancò.
Stokfish, che prima di quella mossa giurava e spergiurava che si trattava di partita assolutamente patta, ora dava matto in dodici mosse per il Bianco: 1… Dxc8 2. gxf7+ Rh8 3. Ae5 Dc5 4. Ab2 Cc7 5. Aa1 a4 6. Ab2 a3 7. Aa1 a2 8. Ab2 a1=T 9. Axa1 Cb5 10. Re6+ Cc3 11. Axc3+ De5+ 12. Axe5#
Gli sfidanti si guardarono tra loro, increduli.
La capitana, non riuscendo a capacitarsi di quello che stava accadendo, si recò davanti alla scacchiera e giocò le mosse suggerite da Stockfish, alle quali il ragazzo rispose immediatamente con la replica prevista dal programma.
Dopo aver giocato 12. Axe5#, il ragazzo raccolse rapidamente soldi, campanello, scacchiera con relativi pezzi e tripode, fece un inchino silenzioso davanti alla folla muta e si allontanò senza dire una parola.