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Ergastolo

Ergastolo

Francis Vitiello, di anni 24, fu incarcerato nel 1964, dopo aver ucciso uno zio, in conseguenza di vecchi rancori familiari. Fu condannato a 30 anni di reclusione, con la prospettiva di uscire di galera dopo 20 anni.

Sennonché nel 2004 Francis marciva ancora nella sua solita cella, senza che nessuno sapesse perché. Sono cose che capitano nelle pubbliche amministrazioni. Si smarrisce un fascicolo, e una scadenza viene dimenticata per sempre. Francis si era reso conto dell’inconveniente dopo poco più di un anno, ma non se ne curò. Aveva visto un film (intitolato forse “Brubaker”) nel quale succedeva una cosa del genere, e si sentiva molto compiaciuto di essere il protagonista di un episodio da film. Conservava gelosamente il suo segreto, temendo che esso venisse scoperto, e fosse posto termine all’incanto. Così a chi gli chiedeva perché fosse in carcere, e quanto ancora dovesse restarci, raccontava storie fantasiose di stragi efferate, e dichiarava con noncuranza di essere un ergastolano, e il rispetto che questo gli procurava gli rendeva ancora più gradevole quella situazione.

E, d’altra parte, dove sarebbe potuto andare il povero Francis, obeso, diabetico, senza parenti che si ricordassero di lui, se fosse uscito dal carcere? Da nessuna parte, evidentemente, e perciò egli rimaneva lì, con le sue storie e i suoi infantili compiacimenti, a consumare gli ultimi spiccioli di una vita irreale.