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Il vecchio porco

Il vecchio porco

Dopo un intenso rapporto sessuale con Lara, una bellissima prostituta moldava di 25 anni, l’avvocato Kruger si abbandonò accanto a lei, le carezzò delicatamente il viso e le sussurrò alcune parole, decantando la sua bellezza.

Lei gli sorrise, gli carezzò a sua volta una delle guance gonfie, e gli disse: «Sei gentile tu. Sei diverso dagli altri clienti».

Kruger si mise a sedere, e stette pensieroso in silenzio per un paio di minuti. Fu più volte sul punto di iniziare il discorso; ma sembrava non decidersi mai.

Infine distillò queste parole: «Non sono diverso, Lara. Sono un vecchio porco, come quasi tutti gli uomini che tu conosci. Però avrei potuto essere diverso, con un po’ più di fortuna. Quando ero ragazzo, ero un giovane brutto e grasso, oggi sono un vecchio brutto e grasso, e in più calvo. Sono sempre stato un uomo del quale una donna non può ragionevolmente innamorarsi. Lo capisco benissimo, perché anch’io nella mia vita mi sono innamorato solo di donne belle, ovviamente senza la più pallida speranza di essere ricambiato. Solo grazie a te, e a donne come te, posso vivere l’illusione di essere amato da donne belle. Ed è un’illusione meravigliosa, Lara. So di essere disgustoso per te come per le altre donne, ma tu sei molto brava a non farmi accorgere di nulla, non so davvero se tu sia più bella o più brava. Perciò ti sono molto grato, e, sì, lo ammetto, mi sono innamorato di te; e quando stiamo insieme, mi sento ricambiato, e sono felice. Certo: è una felicità breve, che mi tocca pagare. Ma sono i soldi meglio spesi nella mia vita. Grazie, Lara. Grazie».

Lei lo guardò con tenerezza, ed infine: «Non sei un vecchio porco», disse, «sei il mio porcellino amoroso».

Dopodiché scoppiarono a ridere tutti e due.