
Prostitute
Ottobre 14th, 2016
Agostino Mario Mela
Raccontini
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Gianna è una pensionata di circa 65 anni, dal fisico ancora valido.
Il marito è malato da tempo, le pensioni di entrambi bastano a malapena per mangiare, cosicché deve ingegnarsi per sbarcare il lunario.
Fa quello che non avrebbe mai pensato di fare: inizia a vendere il proprio corpo. Dapprima a qualche vecchietto, per un compenso misero, che ritiene quello di mercato, considerata la sua età e l’abbondante offerta, soprattutto di carne fresca. Poi conosce un ragazzo benestante, amante del genere ‘nonne’, e diventa la sua amante fissa ed esclusiva. E’ la sua fortuna. Egli le dà tremila euro al mese, perché si dedichi solo a lui. Il ragazzo non è esigente: si delizia con lei al massimo due volte alla settimana. Una situazione ideale per Gianna, che risolve il suo problema senza dover frequentare vecchi laidi, e ha tanto tempo per dedicarsi al povero marito.
Elisa è una bella studentessa fuori corso di 28 anni, ancora molto lontana dalla laurea, e senza grandi speranze di conseguirla. Però le piace la vita elegante, e per potersela permettere si concede occasionalmente a qualche estimatore.
Un giorno l’amante di Gianna vuole provare nuove sensazioni, e la invita a cercare una giovane collega, con la quale esibirsi in effusioni saffiche davanti a lui.
E’ un extra ben pagato, cosicché Gianna si dà da fare, e conosce Elisa.
Dopo un paio di esibizioni imbarazzate, Gianna ed Elisa ci prendono gusto, e finiscono per innamorarsi.
L’amante di Gianna prima gode del maggiore trasporto delle due, poi capisce di essere mal sopportato, e indispettito le licenzia.
Gianna ed Elisa non si scoraggiano, si rimettono sul mercato, in coppia, e il mercato risponde bene. Si arricchiscono in fretta, e dopo qualche anno si ritirano.
Nel frattempo è morto il marito di Gianna, la quale lo seppellisce con sollievo.
Si risposa presto, con Elisa.
Il matrimonio suscita scandalo. Due tabù insieme sono difficili da digerire anche per le persone più aperte.
Però Gianna ed Elisa non se ne curano, davanti al sindaco che se le mangia con gli occhi si baciano appassionatamente, e ridono, ridono, ridono.