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Traversata

Traversata

Monica irruppe nella passeggiata del traghetto per Carloforte, preceduta dal suo sorriso incantevole ma leggermente malinconico.

Era accompagnata da un energumeno dai capelli lunghi, mal rasato, di nome Karl, che teneva in braccio un bambino grassotello di un anno, o poco meno. Si sedettero accanto nella prima fila di sedili.

Lei si abbandonò a guardare il mare, ma egli le pose una manona sulla spalla destra, cercando di indurla a girarsi verso di lui. Visto che lei continuava, pur sorridendo, a guardare in lontananza, egli spostò la sua mano gigantesca sulla guancia sinistra di lei, e, con tutta la delicatezza di cui era capace, la forzò a girarsi. Lei si arrese, e si lasciò baciare, ma senza partecipare col trasporto che egli avrebbe desiderato. Così Karl si alzò e, per nascondere la sua delusione, annunciò che avrebbe fatto una passeggiata per il traghetto, in modo da distrarre il bimbo.

Monica si volse e, con sollievo, lo guardò allontanarsi.

Fu allora che il suo sguardo incrociò quello di un uomo di mezza età, con gli occhiali scuri, che le rivolse un lieve sorriso di comprensione.

Lei lo ringraziò muta ricambiando il sorriso, per poi riprendere a contemplare quietamente il mare.